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Concorso Irpinia Mia 2012
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Sezione Poesia |
DANZARE FRA LA NEVE |
di Marconi Fulvia |
Danzare fra la neve che volteggia
al canto di pennuti infreddoliti,
che pigolan pian piano al sonno greve
d'una natura di cristallo esangue.
Fragile e lieve il cinguettio fra i rami
che sono bianchi e di regale aspetto,
scendono i fiocchi e con il vento …vanno,
forse confusi… altalenando… vanno.
E nel silenzio d'un inverno inerte,
come fanciulla lieta, vo' danzando,
fra bucaneve e calycanthus gialli,
fra turbinii e pensieri… lenta… oscillo.
Niveo candore che m'avvolge e abbraccia,
coprendomi d'abbaglio e di silenzio,
fra guizzi e lampi di quel cielo ostile
che occulta fra le nubi una preghiera.
Prego la terra stupefatta e inerme,
prego per tutto quello che ho perduto,
prego per tutto ciò che ho sempre avuto,
prego per quel singhiozzo mai represso.
Ma... danzo fra la neve che volteggia,
al ritmo della pace che sussurra,
le scarpe, i guanti intrisi di quei fiocchi
che brancolano sempre più indecisi.
Il sogno si trasforma in neve bianca,
fermando l'attimo e abbagliando il buio.
Casta prigione, questa coltre fredda,
che tutta ormai m'avvolge e m'imprigiona.
Geme l'abete spoglio, scricchiolando,
e segue col ricordo il caldo sole;
vedo sfumar le case nel nevischio,
che ancora scende ad agitare il cielo.
Un guardo a quell'argento che sovrasta
il campanile, il borgo e poi le strade;
un tremolar di stelle mi distrae,
fondendo il cuore tra la gioia e pena.
E questa solitudine accompagna
i gesti troppo stanchi e il mio tremare;
scorgo lontano un fuoco che s'accende…
ma che oramai non mi può più scaldare.
...E danzo e ancora danzo fra la neve...
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