Trevico
|
|
Concorso Irpinia Mia 2013
<< Indietro
|
Sezione Poesia |
RAZZA PADRONA |
di Prebenna Nicola |
Venendo in macchina dal mare di Calabria
e traversando verso casa strade dell'Alta Irpinia
mi sorprende donna d'altri tempi. Non ostenta
come le giovani di oggi esili e dottorande
o anche corpulente e parimenti acculturate
un corpo curato e rifatto con garbo, offre
invece al guardo altrui figura d'altro tempo,
tozza, larga e forte, dal polso maschio
e dallo sguardo, oltre la scorza, tenero;
e s'è popolata la mente di tanti padri
e madri che per un tozzo di pane e pochi
spiccioli lande sterminate di bionde messi
falciavano …
Dei padroni, e non di quelli vaghi e senza nome,
di quelli veri invece in carne ed ossa mai
un cenno nei lamenti di quanti condannano
la dura fatica patita dei soprusi, eppure c'erano;
ancora serpeggia la paura della ribellione
e non s'affianca al lamento sterile
ed innocente l'accusa diretta e precisa.
Il fantasma del potere ancora spaura.
Ed è sempre quello di ieri, dalla voce grossa
allora sui campi di grano si passa oggi
all'imperio delle corsie d'ospedali,
dei bui corridoi ministeriali;
e sono cambiati gli strumenti, ma sono
sempre lì i padroni di ieri che sono
gli stessi dell'oggi, ed anche il sapere
arma un tempo di riscatto occasione
s'è fatta di reiterati soprusi ancorati
a filo doppio alla mano avara e arcigna
del massaro senza pietà; ed è ora la mano
del chirurgo, del giureconsulto, del notabile
e uomo nuovo che si sostituisce all'antica
e con jeans e cravatte discinte, barba
e pelo rasato non importa, rinnova
e dilata la turba silente condannata
all'abbandono ed all'esclusione;
ed hanno nelle loro teste un tesoro
di sapere che grida vendetta e attende
dubbioso il riscatto.
La luce, il sole per molti dell'avvenire,
s'è del tutto spenta o, lenta,
ancora emette fiochi bagliori?
Intanto langue!
|
|
|
<<-- Precedente
Successiva -->>
|
Copyright 2001-2023 Trevico.net - Tutti i diritti riservati
Contatti | Copyright | Privacy Policy
|
|
News
Archivio Concorsi
Eventi
|