Legato ad un filo di spago,
un aquilone si librava nell'aria,
godeva tra le nuvole e il sole,
l'ebbrezza del cielo.
Voleva andare più in alto da solo,
cominciò a dimenarsi,
a dare strattoni,
tanto si agitò che il filo spezzò.
Finalmente libero e senza catena,
volava nel cielo
danzando con il vento.
Voleva andare ancora più in alto,
a sfidare la luna e le stelle.
Ma il vento, cambiò direzione,
divenne più forte,
cominciò a sbatterlo da ogni parte,
contro le cime degli alberi.
Con le sue raffiche, lo feriva,
trascinandolo in una folle corsa,
sempre più giù,
fino a toccare la nuda terra.
Sporco di fango e tutto stropicciato
da mani esperte fu sollevato.
Passarono i giorni e l'aquilone
ritornò a volare
sulle ali del vento,
tenendosi stretto,
al filo di spago.
|
|