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Concorso Irpinia Mia 2011
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Sezione Poesia |
VIVERE HA UN PREZZO |
di Vettorello Rodolfo |
Calendimaggio, annotta su Firenze;
la luna spande raggi opalescenti
su San Giovanni e l'Arno scorre lento.
Mi porto dentro l'euforia del giorno,
della controra nelle strade strette
e dei silenzi come trasognati,
del sole sulle pietre dei selciati
e sui colori accesi dei turisti.
Sarebbe bello
se fosse questo il modo, la maniera
più giusta per sconfiggere l'angoscia,
il male della vita che ci assedia
e ci fa stare all'uscio ad aspettare
l'evento che risponda alla domanda.
quale la strada?
Pongo sempre al di là di quella porta
il luogo certo dell'appuntamento
in modo che risulti sufficiente
lo sforzo che pareva inadeguato.
Si scioglie la crisalide del tempo
dal guscio desolato dei silenzi.
Da qui riparte l'affannosa conta
degli anni, delle ore, dei minuti.
Vivere ha un prezzo
e più si vive più si spende vita
e quel che resta al fondo
è il cumulo rovente dei ricordi.
Il vuoto di memoria,
il tempo che dimentica il suo corso,
è solamente un limbo sconfinato,
la prateria dei sogni senza nome.
Se mi risparmio il cuore
e se non verso sangue,
vivrò per sempre forse,
come una pietra od una serpe, al sole.
Le mie monete,
non lascerò scadere nel forziere.
Le spenderò all'istante,
come si spende il fiato respirando
e come le parole dell'amore
che voglio consumare sulle labbra,
prima che il tempo faccia il suo lavoro
e mi abbandoni muto sulla spiaggia
come un relitto, un legno o una bottiglia
o come una conchiglia vuota al sole.
Calendimaggio, annotta su Firenze,
la luna pende sopra San Giovanni.
Vado chiedendo nelle bancarelle
il prezzo della vita che si vende.
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