Che cos'è quest'angoscia che attanaglia,
toglie il respiro, soffoca, deruba il pensiero
e ingerisce l'ansia che percuote il cuore e la mente?
Che cos'è questa tristezza che rilascia abbandono,
prende per mano, e reclude nel buio
ove immagini trafugate al tempo appaiono a confondere i sensi?
Mi ribello, cammino, inciampo, mi rialzo, persevero.
Come l'edera m'attacco alla speranza. Mi sfugge.
L'afferro, l'atterro, la perseguito con fragilità di farfalla.
In un istante aspiro la sua linfa, determino il mio viaggio,
ostacolato da quale fato oscuro non so, respiro.
Si, finalmente respiro l'aria fresca del mattino,
i primi riccioli di sole filtrano l'anima,
liberano il bozzolo che la racchiude.
Ora primavera, germogli, colori dipingono il mio manto.
Vedo luce, passione, libertà.
Attraverso la vetrata alberi di betulla oscillano alla danza del vento
mentre cirri s'intrecciano in giochi magici
io sono là, a sognare di nuovo, a toccare il cielo con le dita.
Solo ora m'accorgo d'essere viva,
tra le mani stringo la tanto decantata vita!
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