Mai un abbraccio di tuo padre,
immaginavi la tenerezza,
il calore,
lo sguardo,
tu, batuffolo prezioso
nelle braccia di tua madre!
Orfana,
troppo piccola,
non potevi ricordare...
Donna di stenti,
nobile cuore,
capelli lunghi intrecciati al vento,
viso incantevole,
voce soave.
Sinuose forme mostravi,
vestivi di sole,
di fiori di campo
e di canto di uccelli:
profumavi di viole.
Sognavi dolcezza,
gioia,
abbandono,
amore rubato, invece, provavi.
Mamma per caso,
violenza,
fame e duro lavoro.
Pallido il volto,
sottili forme
sotto il largo vestito.
Conoscesti l'angoscia,
il vuoto dentro d'un tratto,
senza ragione;
la solitudine mentre eri nella folla.
Fuggisti gridando:
"libertà – dignità."
Sotto un tetto di cielo,
un fuoco di stelle,
in una culla di paglia
e in un nido d'amore
crescesti tua figlia con tanto dolore.
Momenti passati,
fantasmi fugaci
ti soffiavano sul cuore.
Un abbaiar di cane lontano,
un canto di gallo:
un'alba nuova.
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