Trevico
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Concorso Irpinia Mia 2010
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Primo Premio |
Premio Ettore Scola |
Sez. Poesia |
STORIA DI UN FIORE E UNA FARFALLA |
di De Cortes Mirella |
Il soffio muto della tua anima
ti faceva compagnia
svaniva il tuo grido d'aiuto
sotto le foglie del silenzio,
come l'allegria di un tempo.
Stavi là, fiore indolenzito
nato per sbaglio in una terra di nessuno,
ogni giorno, un vivere e morire,
fra le sbarre di una prigione
che chiamavi "casa",
temendo gli istinti di un uomo,
odiando le sue mani
che toccano, segnano, feriscono.
Eppure,
hai rubato la forza del vento,
le tue parole, respirate a fatica,
d'un tratto diventavano... ali
e tu, fiore calpestato,
diventavi farfalla.
Farfalla coraggiosa,
avevi ali di passione e di parole,
ali di lacrime e paura,
ali di coraggio e di speranza.
Ali, per sfidare il sole, e volare via.
Lontano da quelle mani, da quella casa, da quel dolore.
Via lontano.
E ora sai
che i fiori, se imparano a volare,
diventano farfalle.
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Secondo premio >> |
Recensione |
Al di là della funzione estetica, che le è propria, la poesia non può sottrarsi a quella di impegno civile. La sua parola deve dire ciò che altrimenti non si può dire. È questa la libertà della poesia. È suo compito, quindi, affrontare anche il tema del dolore di chi è succube di violenze, di istinti, di orrori. Talvolta, dentro le stesse mura domestiche, prigioni indifferenti alle grida soffocate e inascoltate, persone indifese sono sole, "fiori calpestati", impotenti a reagire. "Storia di un fiore e una farfalla" è una lirica di denuncia ma anche di speranza, di coraggio, come la poesia deve essere. È un invito a mettere "ali", a "rubare la forza del vento", "per sfidare il sole", per "volare", per vincere il male.
È un tema duro, quello della violenza in famiglia, che la poetessa ha saputo rendere con delicatezza di immagini e levità di linguaggio.
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Agostina Spagnuolo |
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