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Trevico
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Nel XVI sec. fu ampliata e parzialmente restaurata mentre, dopo il 1670, furono eseguiti vari lavori per migliorarne
le pessime condizioni. L'8 settembre 1694, durante il sinodo tenuto dal Vescovo Francesco Proto, si verificò un terribile
terremoto che distrusse la sagrestia ed il campanile che venne riparato alla meglio. Nel 1702, un altro terremoto causò
ingenti danni. Nel 1704 fu restaurata ad opera del Vescovo Viglini e, il 2 ottobre del 1729, per decreto di Papa Benedetto
XIII, fu consacrata dal Vescovo Filomarino. Nel 1731 il Vescovo Leonardis eseguì alcune opere di miglioramento. Nuovamente
danneggiata dal terremoto del 29 novembre 1732 fu risistemata nel 1735 e, nel 1777, venne restaurata ed abbellita per
opera del Vescovo Rogani.
Verso la fine dell'800, furono abbattute e ricostruite due volte, quella fra la cappella di S. Anna e del Rosario e quella fra l'altare di S. Antonio e la Cappella del SS.mo Sacramento.
Il muro ad ovest, dove si trova il tiglio secolare, venne rinforzato con quattro solidi pilastri e con due archi maestosi su progetto dell'Ing. Marinelli.
Nel 1923, in previsione dell'incoronazione della Madonna SS.ma della Libera, avvenuta il 7 Settembre del 1924, fu rinnovato il pavimento con marmette di cemento a colori bianco e nero, dalla Ditta Romeo Valentini d'Ascoli Piceno. Il terremoto del 1980 danneggiò gravemente la Cattedrale con il crollo del tetto in legno, già ricostruito nel 1936 con due volte in rete metallica in seguito al terremoto del 1930. Dopo anni di restauro e consolidamento, dai quali è emerso anche che la struttura era priva di fondamenta, la Cattedrale è stata riaperta solo l'8 agosto 1998. Oggi spiccano ancora una nicchia del 1400 rivestita in marmo con dorature, di S. Vincenzo; l'urna in argento contenente le reliquie di S. Euplio, patrono del paese; due capitelli corinzi.
Gli altari sono sette, alcuni di marmo pregiato, come l'altare maggiore, altri in pietra colorata e sono dedicati, a
sinistra a: S. Anna, S. Antonio, Maria SS. della Libera; mentre a destra troviamo: la cappella del SS. Rosario con il
Battistero in pietra del 1618 recante lo stemma vescovile, sostenuta da un'elegante colonnina e sormontata da una statua
di S. Giovanni Battista; la cappella del SS. Sacramento con balaustra di marmo e cancello di ferro battuto; e l'altare di
S. Euplio con la nicchia in cui è custodita l'Urna con le reliquie del Santo.
Nel presbiterio è situato l'altare maggiore, su cui troneggia il quadro di Maria SS. Dell'Assunta, e il coro ligneo
settecentesco con i 12 stalli per canonici e il trono vescovile, finemente lavorati. Nel 2008 sono state donate, da
Pasquale Scavina e consorte, due icone bizantine raffiguranti S. Euplio e la Madonna della Libera, realizzate
dall'iconografo italo-argentino Gustavo Costanzo. Oltre alle reliquie di S. Euplio, la Cattedrale custodisce dal 1627
anche quelle di Santa Rosalia, martire palermitana, ricordata da un'immagine in gesso situata sulla porta della sacrestia,
e di S. Felice Martire.
Sulla porta d'entrata, dalla parte interna, era situato un organo monumentale del 1905, donato dalla famiglia Cuoco Michele.
Nel 2004, dopo un lungo restauro eseguito a Monteverde, l'organo è stato posizionato nella cappella del SS. Sacramento.
E' dotato di comandi a mano e a pedale per simulare il suono di vari strumenti quali violino, viola, flauto, clarino ecc.
e, dal 1932 al 1980 è stato suonato da Picari Alfonso.
Per i suoi pregi artistici ed architettonici, la Cattedrale di Trevico è stata dichiarata Monumento Nazionale.
(N. 814) Decreto che accorda la facoltà per accettarsi dalla cappella del SS. Sacramento in Trevico nel Principato ulteriore il pio legato disposto da D. Orsola Paglia con testamento pubblico de' 25 di febbraio 1845 pel notaio in Vallata Stanislao Leone, dovendo osservarsi le condizioni e clausole additate nell'atto medesimo, di che sarà preso notamento insieme al legato in parola nella platea corrispondente, salvo i dritti de' terzi. (Napoli, 23 dicembre 1853)* (N. 815) Decreto contenente il sovrano beneplacito accordato alla cappella di S. Filomena in Trevico nel Principato ulteriore per accettare il pio legato disposto in pro della medesima D. Orsola Paglia con pubblico testamento de' 25 di febbraio 1845 pel notaio in Vallata Stanislao Leone, ben inteso che dovranno osservarsi le condizioni e clausole ivi espresse, e prendersi nota del suddetto legato e degli obblighi annessivi nella platea corrispondente, salvo i dritti de' terzi. (Napoli, 23 dicembre 1853)* * Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno delle Due Sicilie. Anno 1826, 1853.
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